Il Covid 19 ha avuto un grande impatto sui nostri comportamenti di consumo e più in generale sulla nostra libertà di movimento.
La casa è diventata anche un luogo di lavoro e una succursale scolastica, dove ci si ritrova in più persone e per più tempo. Alcuni consumi si sono ridotti, altri si sono amplificati. Pensiamo all’alimentare per esempio: per un certo periodo di tempo, quanti di noi hanno fatto torte, biscotti, persino il pane?
Ma tutto ciò che impatto ha avuto e sta avendo sulla sensorialità? Ci sono aspetti legati alla sensorialità che sono diventati ancora più importanti, anche come compensazione delle restrizioni cui siamo sottoposti? Pensiamo all’importanza del gusto o della fragranza per convogliare emozioni gratificanti o rassicuranti, al loro immaginario.
Sono stati questi i temi trattati nella tavola rotonda organizza da Adacta lo scorso 10 Marzo. Abbiamo provato non solo a ragionare su cosa è avvenuto, ma soprattutto a capire se si sono modificate le aspettative del consumatore e quanto questi cambiamenti possano essere diventati strutturali, aprendo nuove opportunità per prodotti e brand o aziende nei mesi a venire.
Hanno partecipato alcuni esponenti dell’industria di marca e della grande distribuzione, insieme ad alcuni rappresentanti del mondo accademico.
Per Adacta hanno partecipato: Silvia Abbà – Senior Consumer & Sensory Scientist; Director of the Center of Innovation, Massimo Cesaretti – Presidente Onorario, Gian Paolo Zoboli – Head of Quantitative & Sensory .
Ha moderato la tavola rotonda Ivana Ventura Head of Qualitative di Adacta.
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