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Ritorna il più vintage dei programmi televisivi in una versione, naturalmente, dei nostri tempi: Carosello reloaded

 

Dal 6 maggio è andato in onda sulla Rai, nell’access prime time, Carosello Reloaded: 210 secondi a disposizione di 3 inserzionisti che possono mandare in onda uno spot di 70 secondi.

Ritorna dunque il vecchio Carosello, che ricorda il suo antenato nel nome e nelle intenzioni pubblicitarie, ma in una veste completamente rivisitata che meglio si sposa con le tecnologie correnti.

Lorenza Lei, ex DG della RAI e AD di Sipra, concessionaria pubblicitaria del servizio pubblico radiotelevisivo, spiega che il nuovo programma TV intende rilanciare la voglia di fare pubblicità in un modo diverso sia dai tradizionali spot (molto più brevi, in media 15/30’’) che dalle televendite, con una sorta di mini-serie o, come si dice in gergo, extended spot.

Carosello Reloaded vuole rappresentare per il mercato pubblicitario una nuova e più evoluta forma di comunicazione nell’era del digitale, multischermo, multipiattaforma; il Branded Entertainment, una intersezione tra advertising ed entertainment, tra pubblicità e contenuto editoriale.” 

Carosello Reloaded beneficerà, dunque, della multimedialità: sarà infatti trasmesso in TV, ma anche via internet, in 510 sale cinematografiche italiane, e in radio.

Durante la trasmissione degli spot del nuovo Carosello, un avanzato sistema tecnologico ed una semplice «app» caricata sul proprio smartphone o tablet consentiranno di fruire di contenuti di approfondimento, multimediali ed interattivi, collegati a quanto sta andando in onda sullo schermo televisivo. Si potrà, ad esempio, interagire con lo spot, partecipare a giochi o promozioni, inserire un commento sul proprio «social network» o segnalare ai propri amici il prodotto reclamizzato, in modalità di pubblicità virale.

Si tratta di una vasta operazione che vuole rilanciare la pubblicità come forma d’arte che intrattiene, emoziona e coinvolge il consumatore riportandolo, al contempo, al mondo e ai valori dei brand.   Per la pubblicitaria Annamaria Testa, «Se Carosello diventa occasione per sperimentare, allora un senso ce l’ha, potrebbe diventare un nuovo genere tra tanto affollamento, distinguersi tra gli altri spot. Insomma può essere una grande sfida, diventare uno spazio pregiato e privilegiato come per la tivù americana sono gli spot durante la finale del Superbowl: spazi che vanno all’asta e che offrono anno dopo anno i trend del linguaggio pubblicitario».