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Anche nel Regno Unito l’aumento dei prezzi nel settore alimentare è una realtà: secondo gli ultimi dati di una ricerca Nielsen, più di un terzo dei consumatori intende rivolgersi sempre più ai prodotti a marchio di insegna.

Secondo una recente ricerca, anche nel Regno Unito si fa strada il prodotto a marchio d’insegna

Anche i consumatori inglesi sentono di dover contrastare in qualche modo l’aumento dei prezzi (e il diminuito potere d’acquisto), in linea con quanto accade anche negli altri 58 paesi oggetto di indagine: a livello globale, 8 consumatori su 10 si ripropongono di restringere il budget per l’alimentazione, non solo facendo la spesa in modo diverso ed intensificando la  ricerca  del miglior rapporto qualità/prezzo (81%),  ma rinunciando anche agli spuntini al bar (37%), andando meno a cena fuori (60%), riducendo la spesa per l’abbigliamento (60%).

Circa il 39% dei consumatori inglesi intende intensificare l’acquisto di alimenti e bevande a marchio di insegna per contrastare l’aumento dei prezzi di questi prodotti. Per contro, solo il 5% dichiara che incrementerà gli acquisti di marca.

Secondo James Russo, Vicepresidente Nielsen “i prodotti a marchio di insegna detengono un potenziale vantaggio in tempi di inflazione, a patto che il prezzo sia equo e che la vendita sia sostenuta da una robusta azione di marketing. L’aspetto della confezione infatti ha un forte impatto sulla fiducia del consumatore e sulla sua percezione della qualità del contenuto, soprattutto quando si tratta di categorie di prodotto diverse dai beni di prima necessità e a basso rischio.”