Pensi che a qualcun altro potrebbe interessare questo articolo? Aiutaci a condividerlo:

Una tradizione… diventata incendiaria

Il paan è un piatto che fa parte della cucina indiana da diversi secoli, e nel tempo si sono sviluppate diverse varietà di questo piatto, che nella ricetta base è realizzato con un misto di spezie, mukhwas (una mistura di semi a cui sono attribuite proprietà digestive), frutta secca, avvolte in foglie di betel.

Secondo la tradizione, il paan può curare un gran numero di malesseri (dai raffreddori ai mal di testa), ma per lo più viene masticato come stimolante (tanto che alcune varianti sono fatte anche con foglie di tabacco), ed è probabilmente nel tentativo di rafforzare ulteriormente l’effetto stimolante del paan che è nata la pratica di ingerirlo mentre è in fiamme.

firePaan01

Tutto grazie ad un cliente insoddisfatto

L’idea sembra sia venuta ad un ambulante di Delhi, Pradhuman Shukla, la cui famiglia ha un chiosco da oltre vent’anni, ma che proprio grazie al “fire paan” (il paan infuocato) è riuscito a far lievitare gli affari.

Avevo un cliente che veniva da me ogni giorno.  Aveva sempre la gola che gli faceva male e mi diceva: ‘Fammi un paan, ho delle ulcere in bocca’. Gli facevo un paan ogni giorno e ogni volta mi diceva: ‘Non sono guarito’”, ha spiegato Shukla, che continua: “Poi un giorno un tipo che lavorava per me ha dato fuoco al paan e lo ha dato al cliente. Quel giorno ha detto ‘Sì, le mie ulcere sono guarite. Due uomini erano vicino a lui e quando hanno visto il paan infuocato hanno detto: ‘Cos’è questo? È un’idea nuova. Fanne uno anche per noi”.

Da allora i clienti fanno la fila per provare il fire paan: molti in effetti sono un po’ timorosi, ma solitamente la curiosità vince e decidono di provarlo. “Non ha effetti collaterali, è come un normale paan. L’ho provato spega Shukla “è sicuro e non causa danni a nessuno”.