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Per iniziare il nuovo anno vogliamo aprire la news letter 2020, parlando di QUALITA’.

Per almeno due ragioni:

  • perché la qualità percepita di un prodotto, alimentare e non, è proprio uno degli elementi principali oggetto del nostro mestiere di ricercatori esperti di consumer&sensory science;
  • perché la qualità insita nel servizio che un istituto di ricerche offre alle aziende, che necessitano di studi sul consumatore o di studi oggettivi sulle caratteristiche sensoriali dei prodotti, è il vero fattore critico in grado di fare la differenza in termini di affidabilità del risultato; tuttavia, non sempre, le aziende che accedono a questo tipo di servizi hanno gli strumenti per valutare il livello qualitativo della prestazione offerta e, forse, in parte, sono gli istituti stessi che offrono il servizio a non comunicare in maniera sufficientemente efficace la qualità fornita.

 

Quindi, soffermandoci su questo secondo punto, vogliamo qui approfondire l’argomento per provare a parlare, in modo concreto oltre che trasparente, dei contenuti della qualità secondo Adacta, con l’auspicio di aiutare le aziende a sviluppare maggior capacità critica nel selezionare il proprio partner nel campo delle ricerche.

Secondo una definizione generale, derivante dalle varie revisioni delle norme vigenti – dalla UNI ISO 8402 fino alla ISO 9000 – “la qualità è l’insieme delle caratteristiche e delle proprietà di un prodotto, di un processo o di un servizio, le quali conferiscono ad esso la capacità di soddisfare le esigenze implicite o espresse del cliente” o più in sintesi “il rapporto tra requisiti soddisfatti e requisiti attesi”.
La qualità così definita punta l’attenzione non solo sul prodotto finale, di un servizio nel nostro caso, bensì sull’insieme dei processi che contribuiscono alla sua realizzazione. Nel caso delle ricerche, la qualità deve quindi essere estesa ad ogni singolo step del processo con l’obiettivo di garantire il più  alto grado di affidabilità del risultato finale.

Nelle ricerche sul consumatore possiamo individuare alcuni punti chiave a garanzia della qualità e immaginando di suddividere il processo in tre macroaree, le prime due deputate alla produzione dei dati e la terza all’elaborazione/interpretazione degli stessi, possiamo parlare di:

  • qualità della logistica che cura il reperimento, la spedizione, la preparazione (blindizzazione/etichettatura) e lo stoccaggio dei prodotti oggetto della valutazione;
  • qualità del fieldwork che concerne la preparazione dei prodotti nei test in central location; il reperimento del campione di consumatori e la realizzazione delle interviste; il controllo dei dati;
  • qualità del trattamento e dell’interpretazione dei dati nonché la loro traduzione in raccomandazioni sintetiche, ma esaustive, e fruibili dalle aziende committenti.

 

La logistica è un elemento chiave nelle ricerche di marketing ed in particolare per Adacta che ha scelto la specializzazione nel product testing. Servono ampi depositi per lo stoccaggio dei prodotti e di attrezzature per la movimentazione ed il trasporto, con particolare attenzione ai prodotti freschi e surgelati, e specifiche competenze nelle modalità di “blindizzazione” dei prodotti, con una capacità produttiva adeguata anche a grandi quantità.
Ogni anno, per le ricerche Adacta, sono movimentate centinaia di migliaia di confezioni di prodotti, che vengono: acquistati a punto vendita o prelevati presso le aziende, adeguatamente conservati nei depositi, blindizzati ed etichettati, spediti in condizioni di conservazione appropriate presso i test center o agli intervistatori o direttamente ai consumatori per i test a domicilio.
Software gestionali progettati e creati ad hoc consentono di tracciate e monitorate le diverse fasi logistiche per garantire il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, prima di tutto, ma anche per mantenere inalterata la qualità sensoriale del prodotto che sarà valutato.

Per la gestione e la conduzione del fieldwork, Adacta ha realizzato diverse sinergie con agenzie di field che dispongono di un’organizzazione e di strutture altamente specializzate per la raccolta dati e sono in grado di offrire:

  • Test Center progettati ad hoc e conformi agli standard qualitativi europei: aree specifiche attrezzate con tutte le dotazioni tecniche per la corretta valutazione sensoriale dei prodotti. I 4 Test Center distribuiti sul territorio nazionale, uno per ognuna delle 4 aree Nielsen, sono concepiti secondo un modello qualitativo comune proprio per garantire la riproducibilità del fieldwork, requisito imprescindibile soprattutto nelle ricerche condotte contemporaneamente su più aree. In tutti i Test Center sono quindi disponibili:
    • Una cucina sperimentale;
    • Un’area preparazione prodotti;
    • Sale per i consumer test dotate di postazioni permanenti di interviste/assaggio con collegamento CAWI;
    • Sale per interviste qualitative con annessa viewing room per consentire al cliente di seguire il test;
    • Un’area deposito con attrezzature per la conservazione dei prodotti;
    • Un’area per gli “sniff test”, allestita per la valutazione di detergenti e di cosmetici (nel Test Center di Milano).
  • un panel di intervistati che è composto da una comunità, costantemente in crescita numerica, di oltre 24.000 persone selezionate e profilate in modo dettagliato. Ad oggi il panel può contare su diverse migliaia di “true consumers”, consumatori “veri”, distribuiti per sesso e per età e ripartiti nelle 4 aree Nielsen. Questo ci consente di avere a disposizione un ampio bacino di consumatori rappresentativo delle diverse realtà di consumo e all’interno del quale selezionare campioni di soggetti rispondenti agli svariati target richiesti dai quasi 350 progetti di ricerca realizzati ogni anno. La profilazione e la registrazione dei soggetti che partecipano alle interviste consentono, inoltre, di tenere sotto controllo e garantire l’osservazione di due fattori chiave in grado di fare la differenza: l’idoneità dell’intervistato, ovvero la sua effettiva rispondenza al target richiesto, e la frequenza di partecipazione alle sessioni di intervista, in realtà due dei punti più fragili del mondo delle ricerche sul consumatore;
  • il personal fieldwork, gestito attraverso una capillare distribuzione della rete di intervistatori su tutto il territorio nazionale che permette di effettuare indagini sia di tipo qualitativo che quantitativo ed in particolare: interviste a domicilio, interviste nel punto di vendita, hall test, piazzamento prodotti, mistery shopping;
  • il controllo dei dati, parte integrante delle attività del fieldwork, è, anche in questo caso, gestito da personale, altamente specializzato, preposto alla verifica dell’eventuale presenza di dati mancanti e della congruenza delle risposte fornite oltre che del rispetto della numerosità delle interviste programmate e delle quote di target stabilite.

 

Per garantire tutto questo, il sistema di qualità di Adacta è certificato UNI EN ISO 9001:2015.

Nel processo di realizzazione di una ricerca, seguono a questo punto le fasi di elaborazione e di interpretazione dei risultati a cui lavorano i ricercatori esperti di statistica e di metodologie di consumer&sensory science. Fasi altrettanto cruciali che meritano un approfondimento specifico in un articolo di prossima uscita.