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di Luisa Vassanelli.

Ogni volta che l’umanità viene messa a dura a prova, come accade da 3 anni a questa parte, incorpora nuove competenze e questo la spinge un passo avanti, perché la vita con le sue sfide è il miglior personal trainer di sempre! Uno degli ingredienti fondamentali del percorso di auto miglioramento individuale e collettivo è l’apprendimento: l’arte di trasformare ciò che abbiamo vissuto e ci ha così profondamente segnato (come la pandemia e oggi la guerra in Ucraina) in una lezione e insieme un’opportunità per rifondare su nuove basi la propria vita.

Questo percorso ha un impatto rilevante non solo sui valori di riferimento, ma anche sull’atteggiamento verso i consumi, nell’accesso a beni e servizi, che li riflettono. Si sta facendo strada una nuova filosofia di vita e consapevolezza incentrata sul “revisionismo critico” della globalizzazione e che testimonia una evoluzione della sensibilità degli individui, che oggi mettono al centro delle loro esperienze di consumo la “responsabilità” della scelta e le sue ricadute (per sé, la propria famiglia, la collettività, l’ambiente). Possiamo dire che le vicende di questi ultimi 3 anni ci hanno reso persone migliori? Non sempre, non necessariamente, ma sicuramente ci hanno reso più consapevoli e attenti alle conseguenze delle nostre azioni.

Partendo da queste considerazioni noi di Adacta International abbiamo analizzato a livello qualitativo e quantitativo, avvalendoci del nostro network internazionale, della nostra community online continuativa “Wave” e di consulenti di marketing, quali strategie di attacco e difesa l’individuo contemporaneo, un po’ leone e un po’ agnello, sta elaborando per trasformarsi in un cittadino virtuoso del nuovo mondo.

10 SONO I TREND CHE SECONDO NOI SI STANNO AFFERMANDO E INFLUENZERANNO NEI PROSSIMI ANNI I CONSUMATORI, ALCUNI A BREVE TERMINE, ALTRI A MEDIO-LUNGO TERMINE:

#1 Protection. Gli individui durante la pandemia hanno imparato a difendersi dalle minacce esterne chiudendosi in casa. La casa da bolla protettiva si è trasformata in una “nuova hub” nella quale si svolgono oggi molteplici attività dallo smart working, alla cura del benessere e della salute, all’intrattenimento. Questo ha forti implicazioni sui servizi, ma anche sulla gestione degli spazi che aprono grandi opportunità a quei brand / prodotti che saranno in grado di cavalcarli.

#2 Ethical spirit. La pandemia, e ora la guerra, sono state esperienze rivelatorie che hanno messo gli individui di fronte a nuove responsabilità: come quelle di rifondare il mondo in una chiave più equa, sostenibile e solidale. La guerra in Ucraina sta dimostrando come gli individui di tutto il mondo si sentano vicini e solidali verso i fratelli sotto attacco. Nel day after della ricostruzione si vuole fare meglio, si può fare meglio. Le marche e i prodotti devono rispecchiare questa filosofia e facilitare il processo di ricostruzione.

#3 Human Reborning. Gli individui hanno scelto di adattarsi al cambiamento ma così facendo hanno scoperto e liberato il loro potenziale. Ora l’obiettivo è rinascere, evolversi, dare spazio alla miglior versione di se stessi. Gli individui hanno imparato l’arte dell’auto trasformazione e hanno acquisito la consapevolezza che i limiti sono fatti per essere superati e che in ogni problema si nasconde spesso una opportunità. Le marche hanno la straordinaria opportunità di supportare gli individui nel loro progetto di crescita personale, facilitandoli nel raggiungimento del risultato e motivandoli.

#4 Fun 4 Fun. E’ tempo di tornare a incontrarsi, abbracciarsi divertirsi, svagarsi con spensieratezza. Divertirsi in ogni dove, con poco, solo per il piacere di stare insieme, condividere un momento ludico e conviviale. Dopo l’isolamento non c’è niente di più bello del ritrovarsi, festeggiare e godere della reciprocità. Le marche avranno il compito di favorire la riconnessione sociale, facilitare eventi e momenti che permettano alle persone di ritrovarsi e tornare ad aggregarsi e divertirsi.

#5 The Food Expo. Il mondo alimentare si è via via arricchito di contaminazioni etniche provenienti da ogni dove, che mettono a disposizione del consumatore una tavolozza di colori, gusti, profumi, esperienza molto articolata. Le nostre pietanze sono sempre più un melting pot attraverso il quale comporre un percorso sensoriale e gustativo accattivante e seducente all’interno di un Expo alimentare ricco di suggestioni. GLocal Food che porta in tavola uno story telling fatto di contrasti, provocazioni, sorprese che aprono nuovi orizzonti, per i brand e i prodotti che sapranno cavalcarli.

#6 La Qualità per la Quantità! Consumare meno, ma meglio. La qualità è la nuova ossessione e con essa la ricerca di prove, garanzie sulla sua integrità e autenticità. Diversi e complessi sono gli indicatori della qualità: la provenienza tracciata, la materia prima, la maestria della lavorazione, la cura della filiera. Il racconto di qualità passa attraverso i sensi, che per primi entrano in contatto con il prodotto.  I prodotti sono quindi chiamati a comunicare attraverso il loro look & feel e la marketing proposition la loro qualità, senza mai darla per acquisita.

#7 Sensory awakening. La natura si è risvegliata ed è tornata a respirare durante il lockdown. Le persone hanno riscoperto tutto il piacere di riconnettersi e riconciliarsi con la natura. Forte è il desiderio di approfondire questo legame, immergersi nella natura, sia per disintossicarsi da tutto ciò che inquina la nostra anima, sia per attingere nuova energia. I brand e i prodotti possono fare molto per favorire questa riconnessione con la natura e con i sensi risvegliati dell’individuo contemporaneo.

#8 Ultimate flexibility. Le persone hanno scoperto che è possibile vivere una nuova shopping experience senza limiti: scegliere on line per ritirare nel punto vendita, ma anche il contrario acquistare nel canale fisico per ricevere a domicilio, pre-ordinare, disdire e chattare con il brand durante l’esperienza di acquisto, ecc. Ecco perché Physical e Digital non possono più viaggiare separatamente, ma devono intrecciarsi in un percorso Phygital ricco di suggestioni e servizio in cui il brand dovrà incorniciare il prodotto.

#9 Made by you & me. Le persone hanno riscoperto il bello di tornare a fare delle cose con le proprie mani, durante la pandemia una vera e propria esplosione di corsi per cucire, bricolage, decupage, cucinare, giardinaggio hanno riportato in auge il «sapere delle mani». Le persone vogliono poter personalizzare il prodotto/servizio, co-crearlo insieme al brand e alla community dei consumatori, dare il proprio contributo per renderlo più vicino alle proprie esigenze. Le marche devono quindi mettere i propri clienti nella condizione di poter «customizzare» il prodotto e accedere ad esperienze di consumo su misura, uniche e memorabili.

#10 Values Makers. Le persone non comprano solo prodotti ma esperienze attraverso le quali vivere appieno un mondo ricco e sfaccettato di emozioni positive per sé. Dietro ad ogni prodotto c’è un Brand, un processo, un mondo di valori nei quali oggi il consumatore deve potersi rispecchiare. Ecco perché i Brand sempre più dovranno lavorare alla costruzione della dimensione valoriale, che ruota intorno ad un bene o servizio, condividere principi, politiche, impegno nella società al quale aderire.

NUOVE OPPORTUNITA’ ANCHE PER LE AZIENDE

Su questo sfondo: moltissime sono le opportunità da cogliere per le Aziende per cavalcare con successo il cambiamento a livello di prodotto, brand e canale di vendita, nei diversi settori di business. E’ tempo di chiedersi “come sta cambiando il consumatore e come possiamo rispondere alle sue nuove esigenze” e come le aziende possono aiutare i propri clienti e consumatori a trasformarsi da agnelli in leoni!

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