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Il premio Adacta International in Sensory and Consumer Science – Annalisa Intermoia è stato protagonista anche di questo VIII Convegno della Società Italiana di Scienze Sensoriali (SISS) che si è tenuto quest’anno ad Alghero. Il riconoscimento assegnato ad un giovane ricercatore per il miglior studio scientifico sui temi delle Scienze Sensoriali è dedicato da Adacta International alla memoria di Annalisa Intermoia, una delle sue prime ricercatrici, purtroppo prematuramente scomparsa e ricordata con tanto affetto.

Questo premio rappresenta per tutti gli “adactiani” un modo di tenere vivo il ricordo di Annalisa, collega stimata e professionista appassionata, collegando il suo nome a quello di giovani ricercatori che si affacciano al mondo delle Scienze Sensoriali.

Come nei precedenti appuntamenti, alla cerimonia di premiazione hanno preso parte i famigliari di Annalisa.

Quest’anno, in occasione del VIII Convegno nazionale della SISS, il premio Annalisa Intermoia è stato assegnato ad Angelica Lippi, ricercatrice dell’Università degli Studi di Firenze, per la ricerca dal titolo “Ripensare il food service negli ospedali oncologici: nuove direzioni per aumentare il gradimento e ridurre gli sprechi alimentari“.

Abbiamo chiesto ad Angelica Lippi di raccontarci il suo percorso da ricercatrice e i suoi progetti futuri con questa breve intervista

Qual è stato il motivo che ti ha spinto ad interessarti e ad occuparti di scienze sensoriali?

Ho iniziato a studiare i fattori cognitivi legati alla percezione del cibo poco dopo la mia laurea magistrale nel dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze. La passione e l’interesse verso questo ambito mi hanno spinto poi a proseguire il mio percorso di ricerca presso il SensoryLab dell’Università degli Studi di Firenze. Ciò che più mi appassiona dell’affascinante mondo delle Scienze Sensoriali è la sua complessità, che si declina nell’incontro di molteplici discipline dalle scienze cognitive, psicologia, alla biologia, chimica, medicina, alle tecnologie alimentari. L’applicazione delle scienze sensoriali nelle popolazioni vulnerabili rappresenta al momento la mia più grande motivazione alla ricerca, sperando di riuscire a dare un contributo a persone che si trovano a vivere momenti e contesti difficili“.

Quale messaggio raccogli da questo premio intestato ad Annalisa Intermoia?

Sono infinitamente grata ed emozionata di ricevere questo importante riconoscimento. Questo premio per me rappresenta uno stimolo ulteriore verso l’impegno alla ricerca. Dopo aver ascoltato le parole della dott.ssa Di Marzo vorrei seguire l’esempio di Annalisa descritta come eccellente ricercatrice e amica, custodendo questo momento per me di grande valore. Ho letto il prestigio, il valore e l’affetto legati a questo premio negli occhi della famiglia di Annalisa, che ringrazio ancora per aver partecipato alla premiazione”.

Quale potrebbe essere il prossimo argomento di ricerca sul quale investirai il premio ricevuto?

Fare ricerca per me è fortemente legato a progredire nella conoscenza con il fine ultimo di aiutare le persone. Mi piacerebbe quindi investire nello studio della percezione del cibo nelle popolazioni vulnerabili per migliorare la loro qualità di vita legata agli aspetti della nutrizione”.

 

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